Chi siamo

Siamo un gruppo di persone residenti e non, che  da alcuni anni animano il  Movimento

Spontaneo Cavadalgese:

siamo sempre disponibili a collaborare ad iniziative a favore della nostra Borgata  di mare, ci occupiamo  del territorio, della pulizia delle spiaggie e della bellissima via del mare, dei verde di fioriere e  aiuole, collaboriamo con la  pubblica amministrazione alla ricerca del miglioramento della qualità della nostra vita,  per presentarci ai Turisti  con quanto di meglio questo Territorio e questo  Mare offrono.

 

Cava d’Aliga è una frazione marinara del Comune di Scicli, in provincia di Ragusa.  L’origine del nome potrebbe essere collegato al fatto che dopo ogni mareggiata la splendida spiaggia di chiara sabbia fine racchiusa tra due scogliere si riempie di alghe: da qui il nome Cava D’Aliga, ossia cava d’alghe. Altri pensano che il nome possa provenire dal termine dialettale “cava larica” (cava larga), che fa riferimento alle dimensioni del golfo della zona.
Cava d’Aliga, d’inverno un tranquillo centro rivierasco, si trasforma in estate divenendo meta di soggiorno per gli abitanti di Scicli ma anche per i turisti che qui giungono da altre città della provincia e anche da località più lontane, attratti dalla costa ad andamento roccioso, anche se intervallata da piccole spiaggette di sabbia.
Il mare è sempre pulito per la mancanza di grossi centri abitati nelle vicinanze e i bagnanti possono godere di questa caratteristica ormai molto rara nei nostri mari. Ma la bellezza diCava d’Aliga non risiede tanto nell’abitato in sé per sé, quanto nella curiosa posizione del borgo e nella bellezza naturalistica delle piccole falesie che a tratti, erose dal moto ondoso, ospitano delle cavità, talvolta delle vere e proprie grotte: è il caso della splendida Grotta dei Contrabbandieri, profonda cavità nella costa a oriente della spiaggia principale e del borgo, di apparente natura basaltica; una lingua di mare penetra all’interno e, nelle prime ore del pomeriggio, illumina l’interno in modo spettacolare. Un vero e proprio angolo di paradiso.
Di grande interesse naturalistico è anche la zona di Punta Corvo, che si raggiunge costeggiando la litoranea provinciale: qui si trova anche un vecchio faro, un tempo in uso alla Guardia di Finanza, oggi abbandonato; è stato anche set della famosa serie televisiva“Il commissario Montalbano”. I punti gastronomici più conosciuti sona la pizzeria All’Ancora e i bar Blazer, Snoopy e Scifo,il bar Marrakesh2,lo chalet Marakaibo ed il supermercato Alis del   signor Franco , indimenticabile personaggio del luogo anche per la sua barba  bianca .
Qui la zona è costituita prettamente da scogliere e spettacolari insenature interamente ricoperte dalla palma nana (Chamaerops humilius), specie tipica della macchia mediterranea. Punta Corvo è una località molto ambita per chi ama la pesca subacquea o fare tuffi. Il borgo che ha circa 2.800 residenti (durante l’estate si superano le 10.000 presenze, in quanto molte case vengono usate solo per la villeggiatura estiva) si divide principalmente in tre zone: la zona alta, che è definita il centro della borgata, con via Tolstoj, piazza Mediterraneo e la chiesa dedicata alla Vergine Maria. Da segnalare la festa della borgata a metà agosto che richiama parecchi turisti, sia per la festa della Vergine che per il teatro e la musica in piazza, sia per i fuochi d’artificio, che in genere fanno ogni anno la domenica subito dopo ferragosto sulla spiaggia principale; per tale occasione si riversa così tanta gente nella borgata che le scogliere intorno alla spiaggia sembrano delle vere e proprie tribune da stadio.
L’altra zona è quella sviluppatasi intorno al lungomare che oltrepassa il viale della pace. La terza e ultima zona è il quartiere di bruca che si sviluppa su un promontorio arrivando sino alla splendida e lunghissima spiaggia (la più lunga del litorale sciclitano), che giunge sino a Donnalucata sulla quale si possono fare splendide passeggiate tra dune di sabbia e acque cristalline, dove vi si incontra in località Arizza la foce del torrente Modica-Scicli.
L’economia della borgata è prettamente agricola, qui si coltivano in serra, nella cosiddetta fascia trasformata che caratterizza tutto il litorale scicltano, le primizie (verdure e ortaggi) e anche fiori. Prodotti che qui vengono lavorati e esportati in tutta Italia e anche all’estero. Intorno a tale attività si sono sviluppate aziende dedicate alla produzione di imballaggi per il confezionamento del prodotto.
Negli ultimi anni sono sorti residence e bed and breakfast e fantastiche case vacanze  per un maggiore sviluppo del turismo, che negli anni passati era legato solamente alle case in affitto.
Cava d’Aliga è una frazione marinara del Comune di Scicli, in provincia di Ragusa.  L’origine del nome potrebbe essere collegato al fatto che dopo ogni mareggiata la splendida spiaggia di chiara sabbia fine racchiusa tra due scogliere si riempie di alghe: da qui il nome Cava D’Aliga, ossia cava d’alghe. Altri pensano che il nome possa provenire dal termine dialettale “cava larica” (cava larga), che fa riferimento alle dimensioni del golfo della zona.
Cava d’Aliga, d’inverno un tranquillo centro rivierasco, si trasforma in estate divenendo meta di soggiorno per gli abitanti di Scicli ma anche per i turisti che qui giungono da altre città della provincia e anche da località più lontane, attratti dalla costa ad andamento roccioso, anche se intervallata da piccole spiaggette di sabbia.
Il mare è sempre pulito per la mancanza di grossi centri abitati nelle vicinanze e i bagnanti possono godere di questa caratteristica ormai molto rara nei nostri mari. Ma la bellezza diCava d’Aliga non risiede tanto nell’abitato in sé per sé, quanto nella curiosa posizione del borgo e nella bellezza naturalistica delle piccole falesie che a tratti, erose dal moto ondoso, ospitano delle cavità, talvolta delle vere e proprie grotte: è il caso della splendida Grotta dei Contrabbandieri, profonda cavità nella costa a oriente della spiaggia principale e del borgo, di apparente natura basaltica; una lingua di mare penetra all’interno e, nelle prime ore del pomeriggio, illumina l’interno in modo spettacolare. Un vero e proprio angolo di paradiso.
Di grande interesse naturalistico è anche la zona di Punta Corvo, che si raggiunge costeggiando la litoranea provinciale: qui si trova anche un vecchio faro, un tempo in uso alla Guardia di Finanza, oggi abbandonato; è stato anche set della famosa serie televisiva“Il commissario Montalbano”. I punti gastronomici più conosciuti sona la pizzeria All’Ancora e i bar Blazer, Snoopy e Scifo,il bar Marrakesh2,lo chalet Marakaibo ed il supermercato Alis del   signor Franco , indimenticabile personaggio del luogo anche per la sua barba  bianca .
Qui la zona è costituita prettamente da scogliere e spettacolari insenature interamente ricoperte dalla palma nana (Chamaerops humilius), specie tipica della macchia mediterranea. Punta Corvo è una località molto ambita per chi ama la pesca subacquea o fare tuffi. Il borgo che ha circa 2.800 residenti (durante l’estate si superano le 10.000 presenze, in quanto molte case vengono usate solo per la villeggiatura estiva) si divide principalmente in tre zone: la zona alta, che è definita il centro della borgata, con via Tolstoj, piazza Mediterraneo e la chiesa dedicata alla Vergine Maria. Da segnalare la festa della borgata a metà agosto che richiama parecchi turisti, sia per la festa della Vergine che per il teatro e la musica in piazza, sia per i fuochi d’artificio, che in genere fanno ogni anno la domenica subito dopo ferragosto sulla spiaggia principale; per tale occasione si riversa così tanta gente nella borgata che le scogliere intorno alla spiaggia sembrano delle vere e proprie tribune da stadio.
L’altra zona è quella sviluppatasi intorno al lungomare che oltrepassa il viale della pace. La terza e ultima zona è il quartiere di bruca che si sviluppa su un promontorio arrivando sino alla splendida e lunghissima spiaggia (la più lunga del litorale sciclitano), che giunge sino a Donnalucata sulla quale si possono fare splendide passeggiate tra dune di sabbia e acque cristalline, dove vi si incontra in località Arizza la foce del torrente Modica-Scicli.
L’economia della borgata è prettamente agricola, qui si coltivano in serra, nella cosiddetta fascia trasformata che caratterizza tutto il litorale scicltano, le primizie (verdure e ortaggi) e anche fiori. Prodotti che qui vengono lavorati e esportati in tutta Italia e anche all’estero. Intorno a tale attività si sono sviluppate aziende dedicate alla produzione di imballaggi per il confezionamento del prodotto.
Negli ultimi anni sono sorti residence e bed and breakfast e fantastiche case vacanze  per un maggiore sviluppo del turismo, che negli anni passati era legato solamente alle case in affitto.

Storia del progetto

In questa sezione puoi descrivere la storia del tuo progetto e i motivi della sua creazione. È adatto per menzionare le varie tappe del progetto e i collaboratori.


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